giovedì 17 dicembre 2015

Recensione Destini Ingannati

Buongiorno a tutti!
Perdonate la mia assenza, ma sono stata presa dalla scrittura del mio nuovo romanzo e mi sono persa in un altro mondo...
Tornando alla realtà è uscita una nuova recensione di "Destini Ingannati"!!!
Ringrazio tanto Claudia del Blog "Toglietemi tutto ma non i miei libri", che è ha dedicato il suo tempo alla lettura del mio romanzo, scrivendo il suo pensiero per farlo conoscere ad altri.
Ora vi lascio alla recensione!!!

"Destini Ingannati" - Cristina Vichi


Editore AMAZON  
Pagine 212

Prezzo cartaceo 8,32 EURO 
Prezzo ebook 0,99 EURO
Anno prima edizione 2015
Genere: Romanzo rosa - Storico 


Oscar e Ariel hanno nove anni, sono gemelli, ma non lo sanno.
Il loro destino era quello di stare insieme, ma qualcuno ha tramato nell’ombra affinché questo non avvenisse.
Oscar è di famiglia nobile, Ariel di famiglia povera, entrambi vivono con uno dei loro genitori, che sono all’oscuro di tutto.
I loro genitori sono Edoardo e Miriam. Dieci anni prima il loro amore sembrava invincibile, in grado di sfidare l’intera nobiltà, eppure lui, all’improvviso, l’ha abbandonata per sposare una donna del suo stesso rango.
Chi ha cospirato contro di loro ha molto da nascondere ed è disposto a tutto pur di tenere celati i propri segreti.
Ma per quanto tempo il destino può essere ingannato?
Le azioni di chi vuole impedire a tutti i costi che la verità venga svelata saranno proprio le cause che porteranno ad essa: ecco la vendetta del destino.
I sentimenti e le emozioni affolleranno i cuori, i legami ritrovati saranno inscindibili, ma scoperte inquietanti e pericolose metteranno nuovamente tutto a rischio.
Come reagiranno Miriam ed Edoardo incontrandosi nuovamente dopo dieci anni?
Come potrà, Miriam, resistere al fascino di Jacopo, uomo misterioso arrivato sul suo cammino con il preciso compito di impedirle di conoscere la verità?
Ma soprattutto, quanto dovranno pagare care le colpe dei loro genitori?









Leggere il libro di una scrittrice che già si ha avuto l’occasione di conoscere attraverso le sue precedenti opere, dà un certo senso di sicurezza.
Ero certa, infatti, che questa storia non mi avrebbe delusa, per il semplice motivo che già in passato mi ero imbattuta in uno dei libri della scrittrice e di quella lettura mi è rimasto un ricordo piacevole.
Forse, perfino voi non siete del tutto estranei a questo racconto, in quanto ve l’ho presentato, non in un uno, ma in bensì due blog tour!
Insomma, miei cari Lettori, è palese che in fin dei conti questo libro non vi è totalmente sconosciuto, ma per stare sul sicuro, vi faccio lo stesso un breve riassunto della trama.
Siamo negli anni che vanno dalla fine del 1700, all’inizio del 1800.
La nostra storia inizia con una nascita.
Miriam, la nostra protagonista, dà alla luce due gemelli, un maschio e una femmina.
Il primogenito le viene portato via subito dopo il parto e non le viene mai restituito in quanto, successivamente, le viene comunicato che il pargolo è morto e per non arrecarle ulteriore dolore, è stato abbandonato vicino al fiume, così che Miriam non debba soffrire nel vedere il suo bambino senza vita.
Fortunatamente e inaspettatamente, Miriam partorisce anche una bambina, Ariel, di cui si prenderà amorevolmente cura.
La bambina le assomiglia in tutto e per tutto ma non le ha mai fatto dimenticare completamente il suo primogenito.
Miriam, infatti, non ha mai accettato la versione che le è stata propinata, lei è convinta che il figlio non sia morto ma che sia stato, in realtà, allontanato da lei per qualche oscuro motivo.
Mentre la nostra protagonista non fa che cercare tracce che la conducano al bambino, passano una decina di anni e al paese, ritorna il conte Edoardo con la moglie e il figlio.
Costoro porteranno con sé la soluzione a tutti i misteri che aleggiano sulla vita di Miriam.
Un testo non privo di intrecci, il cui finale, in grande stile, è degno delle opere di Shakespeare per la sua teatralità.
Certo, il tema dei gemelli separati alla nascita è piuttosto comune, in merito ho letto svariati testi, ma nonostante questo, ho trovato questo libro ugualmente degno di attenzioni.
Le vicende, i segreti, i personaggi convergono in un fine comune: rendere questa lettura indimenticabile.
Questo libro brulica, in egual misura, di figure cattive e buone, e questo mi ha portato a provare emozioni contrastasti.
La mia coscienza si è animata nel leggere tutte le malignità che alcuni personaggi sono stati in grado di commettere e di questo mi sono stupita.
Dopo tanti anni passati tra i libri e la realtà, credevo che non mi sarei più sorpresa di fronte alla brutalità, all’infamia e alla cattiveria umana, ma la verità è che non mi sono ancora arresa all’evidenza, spero ancora che il mondo possa cambiare, credo ancora nell’impossibile, mi illudo che il lieto fine possa essere concesso a tutti.
Queste pagine sono intrise di inchiostro, coraggio, voglia di vivere e di essere felici.
Un libro dove ogni personaggio nasconde un tassello per svelare la verità.
Una trama che saprà sorprendevi, dalla narrazioni fluente ed esaltante.
Un romanzo degno di essere letto e a cui assegno:
4 stelle su 5

Dal libro:

- "Niente poté fermare quei due bambini il cui cuore imponeva di ritrovarsi (...)."

- "La tristezza ... non è morire ... ma vedere il cuore di una figlia così spietato e incapace di amare."

- "Odiavo tutto di lei, perché la sua stessa presenza mi ricordava che avevo perso te per causa sua."

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